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Ascoli Satriano, comune in provincia di Foggia, situato a m. 428 s.l.m., a 33
Km. da Foggia. Clima, mite e temperato di tipo
mediterraneo, il Territorio, si estende dal versante
destro del torrente Cervaro e quello sinistro del fiume Ofanto, in
direzione sud - sud/est, che lo separa dai territori di Foggia, Lavello
e Melfi e confina inoltre con Stornarella, Ordona, Ortanova, Cerignola a
est, con Bovino, Deliceto, Sant'Agata di Puglia, Candela e Castelluccio
dei Sauri a ovest. I terreni, in parte coperti da boschi e mezzane, sono
coltivati in assoluta prevalenza a cereali (grano duro) e per il resto a
uliveti, frutteti, vigneti ed orti. Popolazione, circa 6.000
abitanti. Le sue origini ci portano ad un
passato troppo lungo da ricordare ma ricco di avvenimenti da non poter
dimenticare. Il Centro abitato distribuito su tre colline:
Castello, Pompei e Serpente, non può distogliere l’attenzione del
visitatore, a sostare ed immergersi in una realtà ricca di storia,
architettura e tradizioni popolari. Il visitatore non può fare a meno di
completare la sua escursione degustando la gastronomia Ascolana ricca di
ricette tipiche e prodotti che affondano le radici in un tempo che fu,
vedi il pane Ascolano tanto decantato da Orazio. |
Cosa visitare |
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![]() L'hospitium ex Ospedale civico della città, era gestito dalla congregazione dei monaci dell'ordine di S. Antonio Abate di Vienne ( Francia). I monaci si prendevano cura dei malati e curavano il cosiddetto "fuoco di S. Antonio". L'edificio è menzionato nella due visite canoniche effettuale dal vescovo di Ascoli e Ordona mons. Felice Via il 18 aprile 1673 e il 1 aprile 1675. Con l'unità d'Italia furono istituiti gli ospedali civili. Ebbe un reparto di chirurgia che ha funzionato fino al 1960. Dopo la restaurazione, è stato inaugurato il 23 dicembre 2018. Ora Pinacoteca, nel 2020 è stata intitolata a Liliana Rossi. |
![]() Importante complesso idraulico che testimonia le capacità ingegneristiche degli antichi romani per la raccolta delle acque sorgive. Le fontane, in opus incertum, vennero fatte edificare dal Magistrato romano Publio Fundanio Prisco, a sue spese, furono fonte idrica per i cittadini ascolani, fino all'avvento dell'Acquedotto Pugliese nel 1900. In origine dotate di tre cisterne con arcate soprastanti (attualmente se ne conservano due) e quatto vasche. |
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Ascoli Satriano, visitando il borgo - © web design by Piero Pota ( www.ascolisatrianofg.it ) |