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Nel Settembre del 1943: Le truppe tedesche, in ritirata lungo la strada provinciale per Foggia, fecero delle rappresaglie sulla città di Ascoli. Il Vescovo Mons. Vittorio Consigliere con il Redentorista ascolano Padre Ragni (che faceva da interprete), andò a parlare con i tedeschi. Ottenne la sospensione del fuoco in cambio di alcuni quintali di viveri, frattanto arrivarono gli Anglo-Americani ed i tedeschi ripiegarono (per questo motivo l'Amministrazione Comunale dichiarò Mons. Vittorio Consigliere "DEFENSOR CIVITATIS"). Volle che la diocesi avesse un suo bollettino, Vita Nostra, che fu affidato alla direzione di don Sergio Di Gioia. Morì a Roma il 15 marzo 1946. Le sue ossa riposano nel Duomo di Ascoli Satriano.
Monumento funebre nel
Duomo di Ascoli Satriano |
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Il nome di un santo vescovo ascolano compare tra le sacre mura della piccola cappella di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, proprio su quel confessionale in cui Padre Pio trascorreva ore ed ore per essere conforto dell’anima. Proprio li, il 17 novembre 1934, l’amato Vescovo fra Vittorio Consigliere, trovandosi a San Giovanni per i solenni festeggiamenti in onore della canonizzazione di San Corrado, consacrò un altare dedicato all’Immacolata Concezione, concedendo l’Indulgenza ai presenti e a chi visitasse l’altare nel giorno dell’anniversario della sua consacrazione. ( Fonte: Gaetano Antenozio ) |
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