| Home > Tradizioni > Feste tradizionali > San Potito Martire > Busto argenteo e Reliquie di San Potito Martire |
|
il Busto argenteo e la reliquia del braccio |
|
il Busto è una scultura argentea del sec. XVII scolpita a Napoli. Nel 1656, in segno di ringraziamento a San Potito per averli salvati insieme a tanti altri devoti dalla peste scoppiata in paese, il medico Potito Cologno e suo fratello Tommaso, canonico della Cattedrale, fecero costruire la splendida statua argentea, del costo di oltre settecento ducati. Era rimasto ben poco ad Ascoli del corpo di San Potito, forse solo un dito, che fu racchiuso nel busto argenteo del Santo. Mons. Antonio Sena, Vescovo di Ascoli Satriano e Cerignola, desiderando arricchire Ascoli di una insigne reliquia del Santo Protettore, ne fece domanda al Vescovo di Tricarico Mons. Simone Spilotros, il quale il 23 dicembre 1873 concesse la reliquia di un avambraccio, che venne racchiusa in una teca d'argento a forma di braccio con mano benedicente, fusa a Napoli il 14 gennaio 1874, la quale viene offerta dal sacerdote per il cerimoniale bacio che conclude la festa patronale. Sul finire del secolo XIX, i fratelli canonici Potito e Carlo Dente aggiunsero, a loro spese, a questa scultura, la base d'argento.
|
|
Traslazione del corpo di San Potito Martire |
|
|
|
i fratelli canonici Potito e Carlo Dente |
![]() |
Mons. Carlo Dente
|
![]() |
Don Potito Maria
Alfonso Dente
|
|
Fonte: |
|
Ascoli Satriano, visitando il borgo - © web design by Piero Pota ( www.ascolisatrianofg.it ) |