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Chiesa dell'Incoronata
Risalente al sec. XV, ubicata all’estremo nord dell’abitato, alla fine della panoramica via di S.Maria del Popolo. Questo edificio coincide con l’antica Chiesa di San Donato, annessa al monastero verginiano di San Donato. Dopo la soppressione delle corporazioni religiose nel 1807, la Chiesa presumibilmente seguì la sorte degli immobili acquisiti dall’amministrazione murattiana e successivamente venduti ai privati. Nel 1874 la Chiesa risultava in possesso della famiglia Rosario. Il canonico don Michelino Conte la rilevò dalla famiglia Rosario, la ristrutturò e la consolidò, dandogli le fattezze attuali. In tale occasione la Chiesa fu di nuovo consacrata sotto il titolo dell’Incoronata. Nel 1879 venne restaurata con il contributo di Giuseppe d’Alessandro. Nell'anno 1894 il canonico primicerio don Tommaso Merola fece costruire dall'appaltatore Giovanni Di Molfetta l'artistica facciata in pietra, modellata su disegno di G.L. Vanvitelli. L’altare della Madonna bruna dell’Incoronata, in posizione, sopraelevata rispetto al piano pavimento, si raggiunge con una doppia scalinata, simmetrica, laterale. Attualmente è chiusa al pubblico.    La Chiesa dell'Incoronata di Aldo Nigro

Chiesa di S. Lucia
Chiesa vecchia di S. Lucia del sec. XVII, ubicata in Corso Umberto I, riaperta al culto il 28/12/2007 (dopo il restauro), costituita da una unica navata, ha il soffitto piano nell’aula dei fedeli; il presbiterio è sormontato da una cupola con lanterna. Un piccolo campanile a vela ospita una piccola campana. L’altare principale è dedicato alla Santa che è titolo della Chiesa. Nel 1865 Domenico Visciòla ha acquistato la statua lignea di Santa Lucia, inserita all’epoca sull’altare della chiesa di Santa Lucia in corso Umberto ad Ascoli Satriano ed ora collocata nella nuova chiesa di Santa Lucia nel quartiere Serpente rione INA Casa. Nel 1887 lo stesso Domenico Visciòla insieme al figlio Gioacchino hanno patrocinato il rifacimento dell’altare principale.

 

Chiesa Madonna della Libera
E' una chiesa privata ubicata nel centro storico di Ascoli Satriano. E’ composta da un solo ambiente dove è presente un solo altare. Si accede da un vicolo di largo Castello ed è contigua ad altri fabbricati. Risale presumibilmente al 1700, la chiesa, di proprietà della famiglia Curcelli, fu in origine una normale casa di abitazione in cui, a seguito di lavori, fu scoperto in una nicchia murata, il busto ligneo di una Madonna bruna, a cui gli ascolani hanno attribuito numerosi miracoli. Costruito l’altare sulla parete sud, la chiesa fu consacrata. In essa si sono svolte le normali funzioni religiose fino al 1923, quando, a seguito di un furto sacrilego, fu violato l’altare e la chiesa fu sconsacrata. I ladri rubarono tutto l’oro votivo che vestiva la Madonna. Nel 1960 il Vescovo, Mons. Mario Di Lieto benedisse la chiesa. Ancora oggi, gruppi di fedeli recitano collettivamente il rosario.
 

 

Chiesa di S. Maria degli Angioli
Ubicata tra la via S. Rocco e Santa Maria degli Angioli. Costruita fuori le mura di Ascoli (“extra moenia”). La sua origine è incerta in quanto non esiste alcun atto o prova di quando sia stata costruita. Nel 1621 fu scelta dalla omonima congregazione laicale come sede e concessa dal Vescovo Mons. Francesco della Marra. Originariamente era costituita da una grotta entro la quale c’era l’affresco della Madonna degli Angioli. Nel 1624 fu ampliata fino a 80 palmi di lunghezza, pari a quella attuale. Una cronaca del 1630, di un confratello della congregazione, riporta il miracolo del trasporto, quando in occasione dello spostamento dell’affresco, la Madonna si sistemò autonomamente sul nuovo altare costruito. Costituita da un unico ambiente, è dotata di doppio ingresso, a monte, via S.Rocco, da questa strada si doveva scendere dieci scalini per giungere al piano della Chiesa, e a valle in via Santa Maria degli Angioli, quello principale. E’ stata attiva fino alla fine degli anni cinquanta (del 1900), quando dopo un restauro non fu più riaperta. Nel 1992 è stato sostituito il tetto. Attualmente è sconsacrata. La Chiesa, sotto il Vescovo Mons. D’Addario è stata venduta dalla Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano al Comune di Ascoli Satriano che l’ha trasformata in Auditorium conservando lo stesso nome di S.Maria degli Angioli.

Chiesa S. Maria del Popolo
Databile intorno al secolo XIII, di stile barocco, chiusa al culto, ospita l’Auditorium del Polo Museale, inaugurato il 25 giugno 2010. La chiesa è a due navate con abside poligonale. Il prospetto principale, inquadrato da paraste con capitelli stilizzati, presenta in posizione centrale il portale di accesso con cornice modanata e timpano circolare affiancato da due nicchie. In asse, al livello superiore, si trova un'apertura quadrilobata. Il coronamento è circolare. Muratura in pietre e mattoni listati.

 

 

Chiesa del S.S. Sacramento
Detta anche "il Santissimo", del sec. XVIII, chiusa al culto.
La chiesa presenta pianta a sviluppo longitudinale, ad aula unica, ed è costruita in muratura intonacata. Il prospetto principale è scandito da lesene lisce; al centro della facciata è presente il portale di accesso, di forma rettangolare, con architrave modanato, sulla cui trabeazione è presente un'iscrizione a lettere capitali. E' caratterizzato dalla presenza di cimase e di decorazioni a volute. L'aula interna è arricchita dalla presenza di stucchi decorativi. Si registra, inoltre, la presenza di un campanile a vela. Attualmente chiusa al pubblico.

 

 

Chiesa del Cimitero
Risalente al XIX sec., di forma circolare con pronao antistante costituito da quattro colonne; realizzata in muratura intonacata, è coperta da cupola sovrastata da lanterna. Il prospetto principale è caratterizzato dalla presenza di colonne con capitelli, realizzate in mattoni, di una fascia marcapiano, di decorazioni a volute e di colonne di reimpiego.

 

 

 

L' Episcopio
Risalente con le strutture attuali al sec. XVIII, fino al 1986 è stata sede Vescovile della  Diocesi di Ascoli Satriano-Cerignola. L'edificio, costruito in muratura, si articola su due livelli sfalsati e presenta pianta irregolare, caratterizzata dalla presenza di un cortile interno, di un portico e di un giardino pensile; è sormontato da tetto a padiglione, mentre gli ambienti all'interno sono coperti da volta a botte. Tutti i prospetti sono caratterizzati dal bugnato liscio e da ordini di semicolonne, mentre all'interno i controsoffitti sono decorati da affreschi. La forma dell'edificio è una U, composta tre rettangoli di diversa lunghezza: un lato lungo posto a settentrione e due ad est ed ovest aventi orientamento N-S. il lato occidentale risulta essere più lungo di quello orientale. l'interno risulta caratterizzato da volte a botte o piane mentre esternamente si riscontra la presenza di tetto a padiglione o spiovente.


Fonte: 
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Catalogo generale dei Beni Culturali - https://catalogo.beniculturali.it/
- https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&code=18963&Episcopio__Ascoli_Satriano


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